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11 settembre 2013: per continuare a non dimenticare

11 settembre
Le Tribute Lights, per non dimenticare le vittime dell’11 settembre.

Chiunque di noi ricorda cosa stava facendo un anonimo pomeriggio settembrino di dodici anni fa, quando la voce convulsa dello speaker radiofonico o l’improvvisa interruzione della programmazione tv ci comunicò che l’icona di New York, le Torri Gemelle, erano state colpite da due aerei di linea. Quel pomeriggio passò alla storia come l’11 settembre e quello che, inizialmente, sembrava un incidente si rivelò non solo un tremendo attacco terroristico, ma anche l’inizio di una nuova e difficile stagione di lotta al terrorismo islamico.

Le immagini di tragedia e orrore, dolore e sangue sono ancora vivide in ognuno di noi: l’aereo che colpisce la prima Torre, i sopravvissuti che scendono precipitosamente le scale così come i volti stanchi, sporchi, ma impavidi dei soccorritori. Ma soprattutto il volo per decine e decine di metri di coloro che si sono lanciati nel vuoto, le Torri che implodono su stesse come castelli di carta o le voci straziate di chi aspetta l’inesorabile fine, al telefono con il partner o i figli. Dimenticare la tragedia che hanno vissuto le quasi 3.000 vittime non sarà mai possibile: per ciò, è un dovere di noi tutti rendere omaggio a queste vite, spentesi in uno dei momenti più drammatici del nuovo millennio.

La città presenta un toccante calendario commemorativo: l’11 settembre a New York è un giorno ancora più unico ed emozionante, dove il tempo sembra fermarsi e lasciar spazio al ricordo e al silenzio. La cerimonia più toccante è riservata ai familiari delle vittime, con la lettura dei nominativi delle stesse al National September 11 Memorial & Museum.

Per i turisti, visitare in questa giornata il National September 9/11 Memorial & Museum si rivelerà ancora più suggestivo di sempre: difficile non commuoversi al pensiero che là, dove ora sorgono le vasche, pochi anni fa c’era un polo finanziario dove migliaia e migliaia di dipendenti freneticamente si dividevano fra lavoro e ambizioni, sogni e famiglia e per i quali una normale giornata si è trasformata in una trappola mortale. Basterà leggere i nomi delle vittime incisi nelle lastre bronzee a ricordarci che dietro ai numeri e alle statistiche, ci sono stati volti e sorrisi.

Staten Island è il borough dove l’11 settembre è vissuto con maggiore intensità. Qui, nel 2004, è stato costruito un memoriale (Staten Island Postcards Memorial) ai 274 residenti che perirono negli attacchi del 2001 e a Stephen Knapp, anch’egli abitante del borough e vittima della bomba alle Torri del 1993. Una pubblica cerimonia commemorativa si tiene al Staten Island’s North Shore Waterfront Esplanade, con la lettura dei nomi delle vittime.

Per la serata, vi consiglio la visione del documentario Out of the Clear Blue, al Regal Union Square Stadium 14, 850 Broadway(ore 19): la regia è di Danielle Gardner, sorella di Doug, vittima dell’11 settembre. Doug lavorava per la Cantor Fitzgerald, la società che negli attacchi ha perso il maggior numero di dipendenti (658 vittime); nel film è compresa anche l’intervista al CEO della società, Howard Lutnick, al centro dell’attenzione dei media l’indomani della tragedia per aver cessato la corresponsione degli stipendi ai dipendenti. Dopo la proiezione, Danielle Gardner e il produttore del film, Genevieve Baker, intratterranno la platea con una discussione a tema.
Il film sarà proiettato su scala mondiale.

La notte fra l’11 e il 12 settembre, alzate lo sguardo al cielo e mirate i celebri raggi di luce che si stagliano da Ground Zero, Tribute Light. Per vederli al meglio, andate a Washington Square, Union Square Parks in Manhattan, Brooklyn Bridge, Fort Greene Parks in Brooklyn o alle Staten Island; ma anche se non sarete a New York, non faticherete a vederli: sono visibili fino a 25 miglia di distanza. Due fasci di luce potenti, caldi e forieri di speranza si alzano ancora più in alto di quelle che erano le Torri Gemelle: un invito a guardare oltre e una auspicio per un domani migliore è senza dubbio il più lieto finale di una giornata dedicata al ricordo delle vittime e anche allo sforzo di quanti hanno fatto di tutto per risollevare questo Paese, ferito nel proprio intimo più profondo.

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