New York da soli: perché viaggiare

Viaggiare da soli: perché farlo e quali sono i benefici

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Come dice il proverbio, meglio soli che mal accompagnati. Ma sarà proprio così? Una delle ultime mode del momento è la vacanza solitaria, nella quale si parte per una destinazione senza nessuno che ci faccia compagnia.

Questa è una scelta che a molti appare piuttosto bizzarra e insolita, tipica degli spiriti liberi e più ribelli, sempre in cerca di cose nuove e alternative. Quella che prima sembrava una semplice stravaganza, sta diventando sempre più una tendenza con benefici positivi.

Chi decide di partire da solo può cogliere l’occasione per concentrarsi su se stesso, senza dover render conto delle proprie azioni e senza porsi alcun limite.    

Il viaggio in solitudine si trasforma quindi in una sorta di esperienza formativa e catartica che porta a riconnettersi con alcuni tratti della propria personalità ancora poco conosciuti. Proviamo a comprendere i motivi che portano a viaggiare da soli e i vantaggi che ne possono derivare.

Conviene davvero avventurarsi in un viaggio da soli?

Viaggiare da soli è una tradizione che culturalmente non appartiene a tutti i popoli e Paesi del mondo.

Per esempio, olandesi, canadesi, americani e inglesi incentivano i propri giovani a compiere dei viaggi zaino in spalla per vivere il cosiddetto anno sabbatico tra la conclusione del liceo e l’inizio dell’università.

Tuffarsi in un’avventura del genere in solitaria è quasi un rito di passaggio tra l’adolescenza e la vita adulta. In questo modo ci si allontana dal comfort e dalla protezione della famiglia e degli amici per conquistare maggiore indipendenza e autonomia.

È in queste situazioni che s’impara a gestire qualunque ostacolo, apprendendo la fine arte di arrangiarsi. Il distacco da ciò che si conosce, per viaggiare verso l’ignoto da soli, stimola la propria autostima e abilità di apprendimento, liberandosi da preconcetti e pregiudizi.

In Paesi più tradizionalisti come l’Italia, il viaggio solitario sta prendendo sempre più piede e rispetto al passato è guardato con meno diffidenza e sospetto.



In realtà il pensiero di viaggiare completamente da soli spaventa e provoca insicurezza, specialmente la prima volta. Per quanto si possano programmare le cose nei minimi particolari, imprevisti e sorprese non mancano mai!

Recenti studi hanno dimostrato che viaggiare da soli porta ad una più profonda scoperta di se stessi. Questo è quanto è emerso da una ricerca pubblicata sull’International Journal of Travel and Tourism Research.

Lo studio condotto dalla dottoressa Bianchi della Queensland University of Technology dimostra gli enormi effetti benefici di questa tipologia di vacanza, ritenuta il metodo migliore per lavorare sulla propria personalità.

Sono state intervistaste 24 persone che avevano appena vissuto un viaggio solitario, durato mediamente 9 giorni. Tutti hanno confermato di avere viaggiato senza amici o familiare e la gran parte si è detta molto soddisfatta dell’esperienza fatta.

I partecipanti hanno ammesso di avere provato un nuovo senso di libertà, seguendo semplicemente i propri ritmi e non quelli degli altri. Hanno goduto in pieno del viaggio, facendo nuove conoscenze e scegliendo cosa fare o dove andare.

Naturalmente viaggiare da soli non è sempre tutto rose e fiori e non sono esclusi episodi spiacevoli ma questo può accadere con o senza compagnia. In ogni caso una vacanza solitaria può rappresentare un momento di crescita non indifferente.

Staccare la spina e allontanarsi dalla routine quotidiana senza nessuno al seguito, è forse il sistema migliore per ritrovarsi nel modo più autentico.

Ciò non vuole dire che i problemi scompaiono come per magia ma al ritorno si può guardare il tutto da una prospettiva differente.

New York da sola
New York da sola di Laura

Viaggiare in solitudine: 10 buone ragioni per farlo

Il viaggio da intraprendere da soli può rivelarsi un’ottima occasione per compiere un’esperienza davvero formativa e, perché no, benefica per la mente e il corpo.

Gli orizzonti si ampliano e tutto può apparire in una luce diversa. Ecco i veri benefici che dovrebbero spingervi senza indugi verso un’opportunità del genere.

Carlo Galici a New York da solo nel 2016
Il mio viaggio in solitaria a New York nel 2016: un’esperienza indimenticabile

1. Imparare a conoscersi meglio

Viaggiare in solitudine è la maniera perfetta per approfondire la conoscenza di voi stessi. Trascorrere del tempo soli con i propri pensieri in un posto diverso dal solito tende a far emergere alcuni aspetti caratteriali che si ignoravano del tutto o erano appena accennati.

A volte sarete sorpresi dal vostro modo di reagire alle cose, sia positive che negative. Certo non si deve intendere il viaggio da soli come una prova di coraggio ma piuttosto come un lasciarsi andare per scoprire la parte più profonda di sé.  

Magari vi ritroverete a dormire in camerate di 20 persone o a fare escursioni nella natura più selvaggia senza fare una doccia per giorni. Solo così potrete capire quali sono i vostri limiti e se siete abbastanza forti per superarli.

2. La prospettiva di vita può cambiare

Partire verso un luogo ignoto vi offre la possibilità di osservare il mondo da un punto di vista completamente differente, ancor di più quando si è da soli. È in questi momenti che si acquista una nuova consapevolezza, grazie ad una prospettiva più lontana e straniante.

Per molte persone il viaggio in solitaria è qualcosa che cambia profondamente l’esistenza. Dalla partenza e fino al ritorno, noterete dei cambiamenti nel vostro modo di comportarvi.

Nel corso della vostra avventura riuscirete a comprendere con precisione a quale punto della vita vi trovate e se la direzione intrapresa è quella giusta.

3. Migliorare le capacità comunicative

Per quanto si possa essere introversi e timidi, viaggiare da soli vi spinge necessariamente ad uscire dal vostro guscio. Non ci sarà nessuno con voi che possa parlare con gli altri. Dovrete fare tutto da soli! Vi capiterà quindi di ritrovarvi a comunicare con gli sconosciuti senza alcun timore o imbarazzo.

Molte volte gli abitanti del posto sono più predisposti a socializzare con i singoli viaggiatori piuttosto che con i gruppi e le comitive.

Un buon meccanismo per vincere timidezza e ritrosia è alloggiare in un ostello, dove non solo risparmierete, ma sarete a contatto con gente di tutto il mondo.



4. Maggiore libertà e spazio per se stessi

La vacanza solitaria rappresenta un piccolo momento di egoismo per fare quel che si vuole e andare dove si vuole, senza essere costretti a condividere ogni scelta. Se volete dormire in albergo fino a tardi o stare tutto il giorno a prendere il sole, benissimo!

Quante volte vi sarete trovati a discutere con gli amici o il partner per decidere cosa visitare o dove mangiare. Partire da soli risolve finalmente tutti questi disagi.

Inoltre, potrete vivere il viaggio ai vostri ritmi, che siano più lenti o più frenetici. Non siete obbligati a rispondere di ciò che fate. Non ci sono impedimenti o altri gusti da accontentare. In poche parole, potete fare quel che vi pare, come e quando volete.

5. Allontanarsi dai problemi di tutti i giorni

Senza parenti o amici al seguito, non ci sono vincoli o legami con la vita quotidiana che vi siete lasciati alle spalle. Non dovrete parlare con altri delle difficoltà che affrontate ogni giorno e almeno per qualche tempo potete prendere le distanze dai problemi.

Ovunque vi troviate, siete dei perfetti sconosciuti per chi vi circonda. Le persone incontrate non sapranno nulla di voi o comunque soltanto ciò che decidete di raccontare.

Potrete così prendere una pausa dallo stress e lasciarvi andare ad attimi di puro relax, sgombrando la mente da qualunque pensiero.

6. Essere più responsabili

I viaggi solitari possono essere molto utili per acquisire una maggiore responsabilità e praticità che nella vita di tutto i giorni vi manca. Vi succederà di perdere il portafogli, sbagliare il binario del treno o dimenticare di prenotare l’albergo.

Quale che sia la disavventura, potrete prendervela solo con voi stessi. Non ci sarà nessun altro con il quale condividere la colpa.

Potrete così imparare a essere più responsabili e a prestare attenzione alle cose, visto che non ci saranno parenti o amici pronti a correre ai ripari per vostro conto.  

7. Si può vivere con poco

Partire all’avventura in solitudine vi porterà ad essere meno pretenziosi e viziati. Infatti, dopo qualche giorno imparerete ad affrontare il viaggio con l’essenziale, senza fare caso a molte cose che prima vi apparivano invece fondamentali.

Vi capiterà di conoscere persone che vivono con molto poco ed è da queste esperienze che si può trarre il meglio per capire cosa conta davvero nella vita.

All’improvviso l’acquisto di un paio di jeans griffati si sembrerà del tutto superficiale, così come perdere tanto tempo davanti allo specchio quando potreste fare tutt’altro.

8. Vincere le proprie paure

Il discorso fatto per chi è introverso e timido vale in realtà per chiunque. Anche i più audaci e sfrontati possono covare paure e insicurezze. Ecco quindi che un viaggio da soli può essere la soluzione ideale per mettere da parte ciò che vi spaventa.

La cosa più difficile è proprio quella di ammettere con se stessi di avere paura e ancora più complicato è affrontare questi timori in solitudine.

Nel corso del viaggio potrete finalmente allontanare mostri e fantasmi che vi portate dietro come una zavorra. Queste paure sono spesso frutto di errate convinzioni prodotte dalla cultura che vi circonda, ma fondamentalmente sono immotivate e prive di logica.

9. Lasciarsi guidare dall’istinto

Quando si viaggia in compagnia di qualcuno, si tende ad affidarsi alle capacità dell’altra persona per qualunque cosa, specialmente se siete insicuri o ansiosi.

Chi per carattere è più preciso e deve avere sempre tutto sotto controllo, avrà più difficoltà a stare da solo ma ne varrà la pena!

Viaggiare in solitaria vi mette di fronte alle vostre incertezze e potrete solo contare sul vostro istinto per risolvere le situazioni più diverse e improbabili.  A volte dovrete improvvisare o cambiare piani all’ultimo minuto, ma è qui il bello di un’esperienza del genere.  

10. Si può imparare dalla solitudine

Generalmente gli altri non comprendono i motivi del viaggiare da soli. A qualcuno sembra solo una scelta insolita o stravagante, senza indagare a fondo per capire cosa c’è dietro.

Questo perché ci è stata inculcata l’idea che la solitudine sia una cosa negativa o comunque da combattere in tutti i modi.

L’idea dominante è che bisogna circondarsi continuamente di gente, che siano amici o partner di vita. È per questa ragione che gran parte delle persone rinuncia a partire da sola, ovvero per il semplice timore di essere mal giudicata.

Un po’ come quando si va al cinema o a mangiare al ristorante da soli. Vivere una vacanza di questo tipo vi può soltanto far bene e potrete godere un po’ di solitudine senza temere il giudizio di nessuno.  

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