Campbell’s Soup Cans. Una famosa opera di Andy Warhol al MoMA
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Il MoMA di New York riapre!


Il momento che in tanti aspettavano è arrivato: il MoMA, il celebre Museum of Modern Art di New York, riapre i battenti dopo la ristrutturazione.

Il gran giorno, da segnare in agenda, è il 21 ottobre 2019.

Quanto sono durati i lavori

Il MoMA è rimasto “sotto i ferri” per quattro mesi: dal 16 giugno 2019 al 20 ottobre 2019.

Questo non è stato il suo primo restyling: dall’apertura, nel 1929, le ristrutturazioni importanti sono state otto (significativa, soprattutto, quella del 2004), e tutte ben riuscite! Ci aspettiamo che lo sia anche questa. 🙂

L’espansione è stata curata dallo studio di architetti Diller Scofidio + Renfro, in collaborazione con lo studio di design Gensler, e pare che per realizzare i lavori sono stati spesi circa 450 milioni di dollari.

Di fronte a una simile cifra viene naturalmente da chiedersi chi abbia pagato. Il MoMA ha potuto contare sul contributo di importanti benefattori come la Fondazione Rockefeller e la Fondazione musicale David Geffen.

Cosa è cambiato rispetto a prima

I cambiamenti sono significativi: un cambio look sostanziale e non solo superficiale.

Più che una semplice espansione fisica, infatti, il nuovo MoMA ha rivisitato il modo di condividere l’arte con le persone, con un’approccio al passo con i nostri tempi.

Questo intento si è tradotto in una serie di novità:

➡️ Lo spazio espositivo: il “nuovo” MoMA ne ha il 30% in più. I soffitti sono più alti e le finestre più numerose;

➡️ L’ingresso del museo: è più ampio e si passa per lo store, che rispetto a prima si trova un piano sotto (eppure, magicamente, risulta luminosissimo);

➡️ La visione più inclusiva: il museo guarda maggiormente alle opere realizzate da donne, asiatici, afroamericani, ispanici;

➡️ Il modo in cui sono presentate le opere e il modo di raccontarle: le gallerie sono state completamente riconfigurate;

➡️ Viene data maggiore enfasi allo spazio artistico dedicato alla performance. Il Marie-Josée e Henry Kravis Studio è un nuovo spazio per la programmazione live e sperimentale (al centro del quarto piano del museo);

➡️ Più spazio è dato anche all’esplorazione delle idee e dei processi artistici che nascono dalla collezione. Nel nuovo Paula and James Crown Creativity Lab (al secondo piano) si può prendere parte a conversazioni, confronti con gli artisti, riflettere, stare in relax, trovare suggerimenti per esplorare il MoMA;

➡️ Al fine di collegare meglio il museo alle persone e alle strade di New York, alcune nuove gallerie al livello della strada sono gratuite e aperte al pubblico, portando l’arte per le strade della città;

➡️ Le mostre varieranno più spesso, e ogni sei mesi circa cambierà la selezione di opere.

Le esposizioni previste alla riapertura

Da segnalare, la presenza di sei opere d’arte contemporanea a lungo termine e site specific di Yoko Ono, Experimental Jetset, Kerstin Brätsch, Goshka Macuga, Philippe Parreno e Haim Steinbach. Si troveranno nei nuovi spazi pubblici del museo.

Tra le mostre inaugurali, segnaliamo:

  • The Vertical City, che osserva come il grattacielo, apparso nel XIX in America, abbia cambiato l’aspetto e il modo di vivere la città;
  • Architecture for Modern Life che esplora come mettere in mostra l’arte moderna;
  • Taking a Thread for a Walk che guarda alle tradizioni tessili, ai nuovi materiali e ai linguaggi costruttivi sviluppati dal 1890 e fino al 1970;
  • The Legends of Black Girl’s Window, mostra di Saar, artista e incisore contemporaneo afroamericano, relativa ai temi del misticismo, della famiglia e della storia;
  • Handles, che si compone di sei sculture attive che giocano con luce, suono e geometria, dell’artista sudcoreano Haegue Yang.

Degne di nota saranno inoltre la prima installazione sonora e immersiva del Kravis Studio, Rainforest V (Variation 1), e Forest Speech, un lavoro performativo.


Carlo Galici New York

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Perché andare al MoMA e come risparmiare

La riapertura del MoMA è, naturalmente, un ottimo motivo per scegliere di andare o tornare a New York, anche se non si è esperti o appassionati d’arte.

Chi non è mai stato a New York dovrebbe andare almeno una volta nella vita nella “città dei sogni”, anche per vedere il MoMA: è uno dei musei più famosi del mondo e, rinnovato, è quanto di più attuale si possa trovare nel campo dell’arte moderna e contemporanea. Anche i “digiuni d’arte” riescono ad apprezzarlo!

Chi invece ha già vistato il MoMA prima del suo restyling dovrebbe ritornare per ammirarlo nella sua veste rinnovata, e per cogliere le differenze con la versione passata.

Ai grandi appassionati d’arte moderna e contemporanea, invece, non dobbiamo dire niente. Staranno già organizzando un viaggio a New York con tappa al nuovo MoMA. 🙂

E, dato che risparmiare piace a tutti, consigliamo di valutare l‘acquisto di un pass turistico che comprenda l’ingresso al MoMA.

Il Museum of Modern Art è un’attrazione così importante da essere inclusa in tanti pass: City Pass, New York Pass, Sightseeing Pass, Explorer Pass, Build your Own Pass, Freestyle Pass.

Se non sapete quale scegliere, potete aiutarvi con questo comodo comparatore.

 

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