Benedetta One Life in Travel
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Il racconto di Benedetta


Benedetta è una ragazza solare, con l’amore per il viaggio, la scrittura e la fotografia. Sul suo blog One Life in Travel racconta solo di luoghi che ha visitato di persona, in questo modo riesce a trasmettere emozioni e sensazioni che ha provato durante i suoi viaggi. Oggi ci racconta della sua esperienza a New York.

Il tuo blog mi sembra davvero molto ben curato. Qual è la tua ricetta per proporre contenuti interessanti per gli utenti?
Quello che cerco di comunicare con il blog è la mia passione per i viaggi e la fotografia. Mi piace raccontare un viaggio partendo da un punto di vista personale, consigliando ai miei lettori esperienze che mi hanno entusiasmato.

Sei una di quelle persone che prima di partire organizza tutto oppure preferisci andare all’avventura?
Diciamo che la mia tendenza è quella di organizzare tutto: un viaggio inizia sempre quando compro la guida della destinazione che ho scelto. Devo ammettere che una volta arrivata dimentico i programmi e mi lascio sorprendere dal posto.

Tra i tuoi tanti viaggi hai fatto tappa a New York, qual è l’angolo di questa città che ti ha lasciato senza fiato?
Ricordo ancora il momento in cui, uscendo dalla metro, mi sono trovata a Manhattan per la prima volta. L’impatto con la città è pazzesco.

Se c’è una cosa che mi ha lasciato davvero senza parole è la vista dalla terrazza panoramica dell’Empire State Building al tramonto. Il mio posto del cuore però è Central Park. Non riesco a immaginare cosa sarebbe New York senza questo parco immenso e meraviglioso.

Vista di New York
Vista di New York

C’è invece un aspetto di questa città che ti ha deluso? Se si, ti va di spiegarci il motivo?
Amo New York e non c’è niente che mi ha deluso. Dopo quasi 10 giorni passati in giro per la città mi sentivo un po’ frastornata dal rumore di sottofondo che è costante, giorno e notte, 24h su 24h.

Non puoi conoscere a fondo una città se non hai assaggiato la cucina locale, qual è la cosa più buona che hai mangiato a New York?
Una super “American Breakfast” con pancakes, muffins e uova strapazzate da Sarabeth’s. Se parliamo di cibo, a New York ce n’è per tutti i gusti. Potete mangiare tutto ciò che vi viene in mente. La cucina locale potrebbe essere un hot dog dei mitici chioschi che trovate a ogni angolo oppure un piatto della cucina indiana, un kebab o una pizza. Più che locale la chiamerei cucina “globale”.

Che idea ti sei fatta dei newyorkesi?
Che sono molto fortunati vivere in una città che offre infinite opportunità e in cui ogni sogno è possibile.

Stai già organizzando il tuo prossimo viaggio? Dove andrai?
Mi piacerebbe andare in Canada e, magari, riuscire a tornare a New York. Non ho in mente un itinerario preciso perché non ho ancora iniziato a organizzare il viaggio.

 

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